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Yin & Yang

In occasione della nuova rubrica Yin & Yang, spendiamo due parole per approfondire meglio l’argomento. E’ capitato più volte che due recensori di questo blog avessero opinioni discordanti, se non radicalmente opposte. Ecco allora l’idea di fornire entrambi i pareri, permettendo la massima libertà di espressione nella critica di un film. D’ora in avanti, se tra le categorie di una recensione trovate Yin & Yang, correte a leggere anche l’altro parere. Buona lettura e buon cinema a tutti!!!!


Dancer in the dark

Voto 18/20

Un dolore acerbo, che non matura.
Una fitta al fianco che non giunge a compimento..eppure definitiva, con la quale durante e dopo (e oltre) la visione del film si è costretti a convivere.

Perché fa rabbia.
Fa rabbia che si riesca a provare rabbia per ciò che è buono, per un sentimento di empatia pervasivo, a tal punto da ritenere estremo ogni gesto di autentico altruismo.
Rabbia che contamina (e sublima?) il dolore insostenibile generato dal desiderio paradossale di questa donna di Fare Luce convogliando in sé l’Oceano d’Ombra attorno. Desiderio che non trova espressione in uno slancio di chiarificazione, dunque, ma in una forma assoluta di Sacrificio che aggiunge ombra al buio. Che non serve, in definitiva, a rendere migliore la Realtà, ma a donare la parvenza fugace di una sua maggiore comprensibilità.
Il “Bene” non ordina, né purifica, né afferma.
Ma sposta, copre, nega.

Il Buio non è Gli Altri.
Anzi, i personaggi che compongono l’opera sono tutti così straordinariamente mossi da buone intenzioni da accentuare, perfino, il senso di assurdità che permea lo sviluppo degli Eventi.
Dall’amica premurosa allo spasimante tenace..perfino il datore di lavoro, costretto a licenziarla..perfino l’uomo che determina l’evolversi drammatico delle vicende, che sembra agire egoisticamente, non vuole che preservare l’insieme di solide certezze della moglie..agisce per il bene di una persona cara.

Il buio non è Gli Altri, ma l’Altro, la Totalità del Reale.
Danzare NEL buio appare come sinonimo (tautologia!) di Esistere.
La cecità della protagonista serve a rivelare una traduzione somatica della distanza incolmabile tra Immagine della Realtà e Realtà, come tra Realtà Interiore e Realtà Esteriore.

Un film claustrofobico, nella misura in cui persegue il progetto sacrificale di attirare il restringimento delle pareti del mondo attorno alla sola protagonista (protagonista terribilmente coincidente con il “Punto di immedesimazione” dello spettatore).

La grande pecca di quest’opera, paradossalmente, risiede nel suo ritmo strutturale.
Il corpo complessivo dell’opera tende a non muoversi, non danza..ma si trascina a fatica nelle due ore (e un quarto) di durata.
Sarebbe bastato molto meno.

“Sognavo di trovarmi in un musical..perché nei musical non accade mai niente di terribile..ma qui c’è tanto silenzio”
(Queste le parole di Selma durante la prigionia).
Il Buio (..ovvero la cecità..ovvero la privazione..ovvero la sofferenza, in ultima analisi) acuisce gli altri sensi (..l’udito, in questo caso, quale allegoria di una nuova forma di percezione, in grado di cogliere, nel Reale, il suo potenziale intrinseco di positività).

|SF|


Microrecensioni & Curiosità

Inauguriamo oggi una nuova piccola rubrica, che ci consente di riempire e completare i cosiddetti “spazi vuoti”. Tra una recensione e l’altra proporremo infatti delle Microrecensioni, ovvero recensioni di poche righe su film di qualsiasi genere, che siano film cult o flop epocali; oppure il commento di particolari scene di un certo film; ma anche delle semplici curiosità (su attori, registi, film o tutto ciò che possa essere legato all’ambiente cinematografico). All’interno delle microrecensioni potranno essere anche estrapolate delle scene particolari, per bellezza o notorietà, sulle quali verranno espressi dei commenti relativi solo e soltanto a quella particolare sequenza filmica. Per motivi di rapidità, come richiesto da una microrecensione o da una curiosità, queste si appoggeranno solo ed esclusivamente allo spazio facebook, secondo noi più consono a brevi commenti, senza andare ad intaccare l’organicità e la compattezza strutturale del blog.


Recensione dialogica

Vi proponiamo, con la recensione di stasera, un nuovo tipo di testo. Ci è sembrato opportuno scrivere qualche riga di introduzione alla nostra prima recensione dialogica per farvi meglio comprendere la nostra scelta. Prima di tutto, per alcune tipologie di film, che siano film straordinari o discreti, esprimiamo entrambi il desiderio di scriverci su; dunque, per evitare di proporvi due recensioni differenti, questa forma ci consente, in maniera originale, di mettere le nostre idee all’interno di un unico testo.
Secondo poi, crediamo che una differenziazione stilistica, di Recensione in Recensione, non possa che agevolare la lettura, rendendola, di volta in volta, “diversamente-interessante” e “diversamente-piacevole”.

…Buona Lettura a Tutti…


Prima di intervenire sul nostro blog…

Avvertenze da leggere prima di intervenire sul nostro blog!!!!

Non sono consentiti: 

  • Messaggi non inerenti al post;
  • Messaggi privi di indirizzo email;
  • Messaggi anonimi (cioè senza nome e cognome);
  • Messaggi pubblicitari;
  • Messaggi con linguaggio offensivo;
  • Messaggi che contengono turpiloquio;
  • Messaggi con contenuto razzista o sessista;
  • Messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.);

Non è possibile copiare e incollare commenti di altri nel proprio…

…Ma soprattutto, è consentito:

  • Esprimere il proprio assensodissenso;
  • Diffondere il blog e la relativa pagina;
  • Correggere eventuali inesattezze;
  • Mangiare pop-corn durante la lettura;
  • Imprecare ad alta voce durante la lettura (in particolare contro il recensore, nel caso in cui commenti in malo modo l’interpretazione di un vostro attore preferito);
  • Segnare sul calendario il lunedì ed il mercoledì come feste religiose;
  • Prendere permessi al lavoro presentando motivazioni legate all’attesa ossessiva delle nostre Magnifiche recensioni.

A proposito dell’approccio critico (e degli “spoiler”..!)

È importante sottolineare (per chiunque vorrà interagire con i testi elaborati in questo Nostro spazio) che un’analisi critica delle singole opere non può prescindere da un approfondimento tendenzialmente microscopico delle singole componenti (..dalle scene..dai personaggi..dal ritmo complessivo..fino alla singola frase..al singolo gesto..alla singola inquadratura..).
Il che, detto altrimenti, significa la presenza pressoché certa di “Spoiler” all’interno delle Nostre recensioni.
In realtà, con un’apparente estremizzazione del Concetto, siamo personalmente convinti che qualsiasi parola o informazione sul film che preceda la visione (quindi anche un trailer o una locandina!) contribuisca a determinare l’approccio alla visione stessa.
Questo, talvolta potenzia il rapporto tra aspettativa ed esperienza effettiva..talvolta corrompe il rapporto “genuino” tra Opera e Sguardo.
Tenteremo, dunque, per quanto possibile, di favorire il primo risultato, attraverso recensioni che, a partire da una prospettiva più ampia, si approssimeranno progressivamente (e solo se necessario!) all’analisi del dettaglio realizzativo.
D’altronde, un’Analisi svolta in piena onestà (e con fedeltà etimologica) dovrebbe significare la scomposizione e l’individuazione precisa delle singole parti che concorrono, nella loro somma, alla definizione complessiva del film.
Non si può, semplicemente, affermare un giudizio di valore complessivo rispetto al film (per questo, basterebbe il sistema numerico di votazione con le sue categorie giudiziali predefinite!).
Non basta dire “Buon film, ma non del tutto convincente”..
..così come “Non un buon film, a tratti convincente”..
..così come ogni altro giudizio sintetico affine.
Crediamo che le due qualità analitiche fondamentali siano, da un lato, la capacità di individuare i pro e i contro, dall’altro, la capacità di “giustificare” il proprio giudizio.
Un atto di intelligenza e Un atto di coraggio.
Da svolgersi umilmente e con totale onestà.


Guida al metodo sintetico di votazione dei film

Abbiamo pensato a lungo se inserire o meno un sistema sintetico di votazione per i film analizzati, e alla fine la risposta è stata positiva.
Pensiamo che un riferimento di questo tipo, nella misura in cui risulti efficace, possa aiutare il lettore ad individuare agevolmente la categoria di appartenenza del film di cui stiamo parlando, in modo da isolare, da un lato, gli elementi di interesse della Recensione e in modo da offrire, dall’altro lato, la possibilità di confrontarsi direttamente con tutti gli aspetti personali della proposta analitica.

Il voto, come impressione globale sull’opera, sarà assegnato in percentuale e non potrà che corrispondere al personale giudizio di chi scrive circa il livello di compiutezza dell’opera. Detto altrimenti, traduce quantitativamente il livello di “Persuasione”, ovvero, QUANTO l’opera ha convinto Me-Spettatore (Non, ovviamente, la sua capacità Assoluta di convincimento di Ogni Spettatore).

Questo aspetto quantitativo verrà di volta in volta integrato con giudizi qualitativi (estremamente brevi) di positività [+] o negatività [-] relativi a particolari aspetti considerati rilevanti dal Recensore.

Di essere oggettivi, neanche a dirlo, non sentiamo (oltre che la speranza) alcuna esigenza.


Introduzione

Recensire un film è forse una delle arti più difficili che esistano al mondo. Si, recensire è un arte: per saper giudicare un film bisogna comprenderne gli aspetti nel suo complesso; e allora non puoi giudicarlo se non apprezzi la musica, o la fotografia, o i dialoghi, o le riprese, insomma se ti fermi a guardare solo l’aspetto superficiale di queste straordinarie opere d’arte rischi di uscirne senza averne colto il vero senso. Siamo in due ad aver aperto questo blog ed entrambi pensiamo che fare film sia l’arte più difficile al mondo, perché in fondo il cinema raccoglie tutto.

Ci proponiamo quindi di recensire film a modo nostro, creando delle rubriche a tema (che siano registi, attori, generi o saghe) e fornendo tutte le nostre impressioni e i nostri modestissimi pareri. Cominceremo con due appuntamenti settimanali (uno il lunedì e uno il mercoledì), relativi a delle rubriche da noi scelte, per arrivare a recensire anche i film del momento, appuntamento che non sarà settimanale ma che dipenderà  dalla frequenza dei film “degni” di ricevere una recensione.

…che altro dire: buona lettura; e se la nostra lettura vi ha convinto a vedere il film, buona VISIONE.