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One Week

Su quest’opera c’è davvero poco da dire.
Quel “poco” che è reso pregio dal contatto puntuale tra intenzione e realizzazione.

In realtà, “One Week” non si risolve totalmente nell’esatto “poco” da cui trae esistenza. Non riesce infatti a declinare il vezzo di alcune sequenze collaterali..accessorie, senza dubbio, rispetto alla linearità lampante del racconto, sebbene qualitativamente mai sgradevoli (con scene non prive di colpi di genio assoluti..come la mano “ex machina” che emerge dal bordo dell’inquadratura per coprire il corpo nudo della donna).

In (e con) questa linearità, risaltano ancor di più le geometrie impossibili della casa, elemento concettuale portante, e idea principe dell’opera. Geometrie utili a “muovere” l’attenzione in direzione opposta (come in direzione opposta, significativamente, il treno che colpisce la casa).

I (quasi) 19 minuti di durata, oltre che da un diffuso compiacimento, vengono comunque “giustificati” (ammesso ve ne fosse motivo) dalla chiara e continua ricerca di un’espressività drammatica, capace di accogliere e raccogliere le singole componenti comiche all’interno di un quadro più ampio. Il che avvia la transizione spontanea di questo corto dalla dimensione di affresco comico alla completezza minima del dramma.
Tutto è semplice. Con vene di classicismo all’interno del corpo comico (e sotto l’abito surreale): una coppia di sposi, un antagonista, stasi-conflitto-stasi, un arco temporale simbolicamente definito (che non è di Sette giorni, ma Una settimana..come collocazione minima di sviluppo).

L’elemento drammatico è forte, pressante.
Non solo la scomoda necessità di montare la casa, ma l’averla montata male, e poi doverla spostare altrove, e poi la paura di vederla distrutta, e poi vederla distrutta davvero quando la si credeva salva.
Il riso è amaro (a questo allude la frase iniziale)..amaro fino al punto in cui l’amaro si emancipa dal riso.

Certo, viene da dirsi, a ben vedere, che gli sposi, pur non avendo nulla di più, non hanno comunque nulla di meno rispetto a quanto possedevano in partenza.
Eppure, viene da chiedersi, se è possibile, giusto, preferibile..in Una Settimana..AVERE NULLA (che sia in più o in meno)!
Perfino il Peggio, a causa e in virtù della propria negatività, Muove, Diversifica, Cambia.
Non il Nulla, invece.

[Ovvero: la Legge di Murphy elevata a sé stessa]

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Voto: 85%

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Geniale idea della casa-fai-da-te
Comicità gestuale classica ricontestualizzata
[-]
Durata maggiore del necessario

|SF|