Archivi tag: Stefano Satta Flores

C’eravamo tanto amati

Vincerà l’amicizia o l’amore? Sceglieremo di essere onesti o felici?“. Di quel tiepido torpore in cui si resta avvolti dopo averlo visto, C’eravamo Tanto Amati sembra farne tesoro fino in fondo, fino all’ultimo secondo, senza speranze. “Finì la guerra, scoppiò il dopoguerra“…si comincia da qui, senza alcuna illusione, tre amici che si allontanano alla fine del conflitto mondiale. Così diversi, così vicini, così affabilmente innamorati della loro vita. Uno spaccato storico sull’Italia, che irrompe nelle sale nel 1974.

Ettore Scola infiocchetta un omaggio a Vittorio De Sica e alla Vera ed Unica Commedia all’Italiana. La delinea con intrecci paradossali, pittoreschi, con una freschezza artistica che mostra gli anni d’oro del Cinema Italiano. Un Gassman superbo, nel ruolo di Gianni, è il personaggio portante delle intere vicende, causa e conseguenza, male e bene, bianco e nero, dolce e amaro di una storia stridente e traumatica, messa in parallelo con gli avvenimenti storici del periodo.

Negli onesti c’è quella purezza che se gli capita l’occasione diventano più mascalzoni dei mascalzoni veri“…e se da un lato l’estrema negatività del personaggio di Gassman non lascia scampo a vie di fuga o tentativi di salvezza mistica di qualsivoglia tipo, dall’altro la semplicità e l’onestà intellettuale degli altri due protagonisti, Antonio (Nino Manfredi) e Nicola (Stefano Satta Flores), maschera ed in qualche modo completa il fallito tentativo di redenzione morale che accompagna l’evento filmico nel pieno della sua completezza.

Purtroppo, il film risente leggermente del peso degli anni, al contrario di altri splendidi capolavori nati nello stesso periodo, se non addirittura prima. La scelta di alcune tecniche narrative vicine a quelle teatrali rendono il tutto molto più affascinante ed originale, ma un po’ meno fluido e convincente di ciò che ci si aspetta da una realtà cinematografica. Parliamo comunque di piccoli dettagli che non ledono minimamente la splendida armonia che si respira attorno al capolavoro di Scola. Gli anni scivolano via in maniera talmente leggera all’interno della pellicola che l’unica opportunità di coglierli sta nel passaggio geniale dal bianco e nero al colore, che fa percepire in maniera decisa l’evoluzione storica ed emozionale di un periodo Straordinariamente Intenso, da qualsiasi punto di vista lo si voglia vedere.

Certo che la nostra generazione ha fatto proprio schifo“…uno degli ultimi grandi omaggi al Cinema Italiano, pieno di Vita e Speranza, di Talento e Maestria. Semmai un giorno dovessimo scegliere un periodo storico dove il nostro paese ha brillato dal punto di vista artistico, sarei davvero molto indeciso; ma una cosa è certa: non andrei oltre gli anni ’70.

Voto: 87%

[+]

Il cinema italiano in una delle sue massima espressioni

Storia estremamente solida e commovente

Vittorio Gassman superbo…

[-]

…ma oscura perfino Nino Manfredi

Stefani Sandrelli probabilmente ancora non aveva imparato a recitare

Si porta male il peso degli anni

Stefano Cherubini