Diciamolo subito: Looper è un gran bel film. Nel complesso funziona, è ben realizzato, presenta un cast all’altezza ed una trama complessa (ma non eccessivamente) che riesce a catturare l’attenzione dal primo all’ultimo istante. Però, contrariamente alla maggior parte delle opere, una seconda visione porta a riconsiderare (in termini negativi) l’impressione globale sul film. Ci si trova a dover fare i conti con delle incongruenze (temporali e non) che minano seriamente la qualità complessiva del film. Per evitare di inserire spoiler a metà articolo, parleremo di queste incongruenze soltanto alla fine, discutendone ampiamente e fornendo anche delle soluzioni alternative.
L’Incipit del film è possente: “I viaggi nel tempo non sono ancora stati inventati, ma tra trent’anni lo saranno. Saranno subito fuori legge, usati solamente in segreto dalle più grandi organizzazioni criminali. È quasi impossibile liberarsi di un cadavere nel futuro… l’ho detto. Applicazione di un sistema di controllo elettrico, cose del genere. Quindi quando queste organizzazioni criminali nel futuro hanno bisogno che qualcuno sparisca, usano degli assassini specializzati che nel nostro presente vengono chiamati “Loopers”. E quindi i miei datori di lavoro del futuro prendono il bersaglio, lo trasferiscono a me, il loro Looper, egli appare, mani legate e la testa dentro un sacchetto e io faccio quello che bisogna fare. Raccolgo il mio argento. Così l’obiettivo è sparito dal futuro e ho appena eliminato un corpo che tecnicamente non esiste. Pulito“. Si aprono immediatamente una serie di domande (che purtroppo non riceverrano sempre risposte brillanti), ma sfido chiunque a non essere quantomeno incuriosito dagli sviluppi narrativi che seguono ad una tale introduzione.
Il film è scorrevolissimo, e, nonostante la complessità della trama, non si dilunga in “spiegoni” alla Matrix che avrebbero appesantito (e non di poco) la gradevolezza dell’opera. Si percepisce la delicatezza del tema affrontato (il viaggio nel tempo), ma non si rischia mai di perdersi nella moltitudine di eventi che si susseguono sulla stessa linea temporale…e questo è senza dubbio un grande pregio del film. Al di là di tutti i difetti che si possono riscontrare e che annunceremo a breve, il film contiene l’essenziale. Tutti i dettagli superflui vengono abbandonati e ben presto ci si dimentica di chiedersi il perché di certi avvenimenti (che restano secondari rispetto alla questione centrale del film). Ad esempio, quando il Looper del futuro ci mostra una serie di indizi sull’identità dello Sciamano, vengono impiegati trenta secondi per fornire una spiegazione approssimativa di come abbia ottenuto quelle informazioni. Semplicemente perché la questione non è rilevante, non interessa, si vuole tenere l’attenzione concentrata sul Loop (e di conseguenza sul Looper). Del resto, se l’obiettivo è quello di confezionare un’opera di due ore che riesca a sviluppare una trama complessa, è inevitabile che qualcosa debba restare fuori, visto e considerato che il film in questione non spinge poi troppo sulle scene d’azione. Sono ben presenti, ma non si dilungano molto e non danno mai l’impressione di sottrarre minuti preziosi ad una ulteriore spiegazione. Insomma, il tempo, a mio avviso, è stato distribuito perfettamente.
Ora citerò tre punti, in ordine di importanza, che mi porteranno a parlare di ampie parti del film. Se dovete ancora vederlo (e siete intenzionati a farlo), vi consiglio di saltare direttamente alle battute finali della recensione.
1) Nella parte centrale del film il Looper vecchio ci spiega molto chiaramente come le azioni del presente abbiano ripercussioni sul futuro (ovviamente!!!). L’originalità sta nel fatto che, nel momento in cui alcune azioni del presente dovessero cambiare eventi futuri, i ricordi del Looper vecchio verrebbero modificati in conseguenza al nuovo futuro che è stato scritto. Il ragionamento è abbastanza convincente dal punto di vista “fantascientifico”, salvo che, una ventina di minuti prima, un altro Looper subisce una mutilazione per facilitare la cattura del suo vecchio Looper sfuggitogli durante l’esecuzione. La mutilazione degli arti sul Looper presente si traduce in una mutilazione degli arti nel Looper futuro, tanto da convincerlo a consegnarsi per evitare ulteriori torture. Ora la domanda è: lo stesso uomo, mutilato nel presente, avrebbe scritto lo stesso identico futuro in modo tale da poter essere spedito indietro nel tempo e sfuggire al suo giovane Looper? E se le azioni del presente modificano i ricordi nel futuro, per quale motivo il Looper vecchio è sorpreso nel trovarsi improvvisamente senza dita? Del resto dovrebbe conservare ricordi trentennali sulle sue mutilazioni. In realtà, questa “falla” è quasi del tutto superflua. Si sarebbe potuta semplicemente evitare facendo sparire il vecchio Looper dopo la mutilazione di alcuni arti, spiegando a posteriori l’accaduto, ma in fin dei conti non crea nessun vuoto successivo alla storia.
2) Il Looper vecchio decide di tornare indietro nel tempo per uccidere lo Sciamano, sperando di evitare la morte di sua moglie nel futuro. Ora, se nel futuro gli omicidi sono praticamente impossibili, come mai gli uomini dello Sciamano uccidono la moglie senza remore? Anche qui, sarebbe bastato far tornare il Looper indietro nel tempo con un altro pretesto, per esempio quello di voler uccidere lo Sciamano a causa dei suoi tanti crimini commessi e della situazione insostenibile creatasi nel futuro, ma anche in questo caso l’errore narrativo non risulta poi così rilevante.
3) Infine il vero nodo centrale del Loop. Nel finale (altamente spettacolare) il giovane Looper capisce (tramite un flashforward) che è stato lui a creare lo Sciamano, facendogli assistere alla morte della madre. Decide quindi di uccidersi per interrompere questo eterno Loop, cambiando una volta per tutte il futuro. Il problema di base è: in principio, chi ha contribuito a creare lo Sciamano? Il vecchio Looper, motivato dall’evitare la morte della moglie, torna indietro nel tempo per uccidere lo Sciamano, ma questa è una conseguenza dovuta all’esistenza dello Sciamano stesso. Dunque, in un primo momento ci deve essere stato qualcosa o qualcuno che abbia spinto il bambino a diventare un potentissimo criminale, ma, sicuramente, non può essere stato il vecchio Looper, come ci viene fatto capire nei minuti finali. Insomma, un problema di fondo che la narrazione su un’unica linea temporale non aiuta di certo. Si potrebbe supporre che, qualsiasi cosa avvenga, lo Sciamano sia destinato a divenire tale, ma a questo punto cadrebbe miseramente il significato del film. Dubito che i realizzatori non abbiano considerato questa problematica della trama, e capisco anche che risolvere questo dilemma rimanendo su un’unica linea temporale non sia per nulla facile. In realtà, ciò che non è ben chiaro è se l’universo del film sia deterministicamente compiuto oppure no. A mio avviso, sarebbe forse bastato far terminare il film con una serie di quesiti su questo enorme paradosso oppure inserire un supporto di realtà parallele che spiegasse l’origine del loop. Del resto, riuscire a fornire una spiegazione logica ad un loop creato da un viaggio nel tempo è estremamente difficile.
Potremmo stare a discutere ore sulle piccole incertezze della trama, ma non è questo l’obiettivo e non ne vale veramente la pena. Personalmente, credo che ci siano due differenti modi di visionare Looper: in maniera spensierata godendosi la complessità e il funzionamento “globale” della trama, oppure una visione sviscerante che analizzi ogni angolo del film. Se optate per la prima, aggiungete anche 10 punti percentuali al voto finale.
Voto: 77%
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Film notevole in senso “globale”
Ottimo cast
Trama appassionante e convincente…
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…ma che trova nel paradosso temporale finale il grande punto debole del film
Stefano Cherubini
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